giovedì 10 dicembre 2009

Sonno

Stanotte ho dormito poco, troppo poco, per me. E' così da un pò di giorni.
Sono una dormigliona di natura e mi piace proprio affondare nel mio materasso di lattice e abbracciare il mio cuscino.
Dormo poco perchè ci sono questioni più importanti del mio sonno, sentimenti e amori che fanno parte della mia vita, che sono più importanti di tutto e di tutti e che richiedono la mia presenza.

Ieri sera non avevo voglia di andare a dormire, anche se il mio letto mi chiamava. Volevo restare lì, raccolta, nel mio posto vicino a te, dove voglio restare per sempre ...



(foto di Gigi Comincini)

lunedì 23 novembre 2009

Emozioni



Per anni ho avuto paura di gestire questa mia parte emotiva
Per anni ho avuto paura di vivere appieno le vibrazioni della mia anima
Non so perché
Non sono riuscita a gestire questa cosa fino a quando non ho capito che le emozioni sono parte di quella vita che ci scorre accanto ogni giorno
Quando N. stava male avevo paura di vivere questa mia empatia
Avevo paura di fargli capire cosa sentivo dentro
Avevo paura di fargli sentire che ero vicina
Avevo paura di stare male per lui
Poi ho capito che comunque sarei stata male, in ogni caso
Mi sarei sentita male comunque
E allora tanto valeva viverlo quel dolore
Sentirlo dentro
Parlargli come se fosse un bambino
Come si parla a un figlio
E farlo crescere
Inondarsi di esso, colmarsi
Solo così sarei riuscita a sopportare, solo così sarei stata capace di capire, aiutare, amare
Di quell’amore unico che solo mi appaga
Quell’amore che mi riempie la vita
Che non è amore per una persona
Ma è amore per l’umanità
È amore per la natura, per il mondo intero, per l’universo e per tutte le razze,
è un amore che riempie e che respinge
è un amore che ci circonda e che al momento cruciale svanisce
è pienezza di spirito, è essere colmi dell’altro
è accogliere l’anima del fratello dentro di noi
capirlo, crederci, spronarlo, stimolarlo, dargli la mano, essere suoi occhi, essere sue gambe, essere sue mani, essere sua bocca, essere suo cuore, essere …


(mirtilla)

mercoledì 18 novembre 2009

Un giorno speciale, un momento speciale ... solo mio

Petali d'anima è stato presentato a Roma, giovedì 12 novembre scorso, in una splendida giornata di novembre, in una capitale tranquilla che si è aperta a me con una sensibilità unica.
Quel giorno è stato un giorno molto particolare sotto molti punti di vista.
Era il giorno della mia prima presentazione, consciamente tranquilla, ma non so dentro ...

Sono partita da Rimini influenzata, con un mal di gola e di ossa da stare nel letto, mentre invece, mi sono sparata 8 ore di viaggio.


La presentazione è stata molto bella, sono solo dispiaciuta del fatto che hanno partecipato poche persone.
Mi ha emozionato parlare di me, della mia piccola esperienza di autrice, di come mi avvicino alla scrittura, di come nascono i personaggi, la trama, le storie, quanto c'è di personale o di vero in ciò che scrivo, se sono racconti solo per adulti o anche per ragazzi, ecc. ecc.
E' stato emozionante e commovente, fino alle lacrime, che ho dovuto trattenere, ascoltare leggere, da un'altra persona, le parole che ho scritto e che sono partite dalla mia anima. La relatrice ha letto alcuni brani fra quelli più introspettivi dell'opera, quelli che toccano le corde più nascoste dello spirito, e che mi hanno commosso davvero.
Credo di avere raggiunto il mio scopo, quello espresso nelle note introduttive a "Petali d'anima", che recita: "così che io possa a mia volta essere artefice di nuove e sempre più stupende emozioni".
(Roberta)

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domenica 8 novembre 2009

Pensieri di una diversa

Ho in mano il suo Diario, una denuncia straziante e dolorosa di una disumana esperienza.
Strano come sia giunta a me. Io non conosco nessuna sua poesia, eppure mi trovo catapultata nella sua vita, nella sua anima, a condividere i suoi pensieri come fossero miei.
Mi confondo con i suoi momenti difficili, sfoglio una vita di sofferenza e di profondo terrore come se si districasse proprio davanti ai miei occhi.
Rifletto, mentre leggo, e penso all'umana follia che vive in tutti noi.
Chi è in grado di definirsi sano di mente, chi può asserire in tutta sincerità di essere "normale"?
Ma poi cos'è la normalità? e cos'è la pazzia?
E se non esistesse, quella normale follia che ci rappresenta, oggi non godremmo nell'estasi della tua poesia, non avremmo avuto le tue perle con le quali ornarci.
Grazie per la tua profondità, grazie per essere stata fra noi, poetessa delle anime afflitte.

Un pensiero per Alda Merini.

mercoledì 4 novembre 2009

Ho pianto




Mi sento frastornata dalla vita e dalle emozioni.
Non so più che cosa pensare di me e di quello che sento. Ciò che voglio è essere lasciata in pace per un pò.
Vorrei calma, serenità, silenzio.
Non riesco a farmi capire, a far sentire quello che ho dentro.
Ma voglio che qualcuno lo capisca? Penso di no.

Mi manca il mare, l'oceano delle mie emozioni. Vorrei immergermi e scendere in profondità, pescare nel torbido ed estrarre le perle dalla mia anima.
Questa mattina, mentre scendevo con la macchina dalla collina, in direzione di Rimini, ed avevo di fronte a me il mare, ho capito quanto mi manca.
L'acqua è color verde chiaro, con una sottile riga blu scuro, all'orizzonte. L'aria fredda del mattino punge la mia pelle e l'odore salmastro di salsedine pizzica i miei ricordi.
Mi manchi.
Il pensiero del calore dell'acqua mi rilassa all'istante ed io mi lascio cullare così, perchè è proprio quello che voglio. Essere cullata.
Non so quanto sia vero tutto questo o quanto io sia vera in questo momento.
Forse non lo so o non lo sono.
Forse è troppo tardi per fare ragionamenti sensati. Forse non ci sono ragionamenti da fare, ma solo emozioni da vivere.

Pazzia, sanità, logica, naturalezza, libertà ... voglio vivere così, di getto, come le lettere che escono pestate dalle mie dita sulla tastiera.

Chi sei? Sei qui? Dimmelo che ci sei e che sei mio ....

(mirtilla 4/11/2009)

venerdì 30 ottobre 2009

Oggi mi sento così: ho bisogno di un cambio di look



Sciatta, sbadata, nervosa: oggi mi sento così e non posso farci nulla.

La sciatteria non l'ho mai sopportata, eppure in questo periodo mi appartiene più che mai: sono trasandata, disordinata e vestita male. Mi odio ogni volta che passo davanti allo specchio. E non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello che è ora di rimettermi a posto. Ma voglio davvero mettere a posto? Oppure voglio che resti tutto così?
Sbadata lo sono sempre stata, ma mai da arrivare al punto di non ricordare cosa sto facendo, prendere le porte (fisiche) in faccia, smarrire oggetti, colpire spigoli, angoli, rompere piatti, bicchieri ... insomma, un vero tornado! Ultimamente poi sono così stanca da non avere voglia di fare nulla, che non sia estremamente e strettamente necessario. Non riesco a trovare in me neanche lo stimolo a scrivere. Penso perchè ho paura di ciò che ne uscirebbe se scrivessi davvero quello che sento dentro!
Nervosa, altrochè, negli ultimi dieci giorni se n'è accorto anche Dio, che di solito mi sopporta con la pazienza infinita che lo caratterizza e che, da qualche tempo, mi sta soffiando nell'orecchio per infondermi forza, pazienza, calma, ponderatezza, serenità. Ma se io sono nervosa un motivo c'è, o no? E allora perchè mi devo calmare? Non è forse meglio se mi sfogo un pò, magari rompendo un piatto in più, oppure litigando con qualcuno?
Ed è questo che passa di me ultimamente. Passa una me che non riconosco, ma che forse sono io davvero, una me nuova, una che ha visto di sé un lato che vuole cambiare un pò, e che ora combatte fra il nuovo e il vecchio per trovare un equilibrio stabile.
Sì è vero! E' ora di un cambio di look.
Sono e sarò sempre quella che tutti conoscono, e di fatto non lo sarò più.
Strano discorso, molto strano davvero. Se leggessi questo Post sul Blog di un altro penserei che sta fumando qualche sostanza strana!!!
Vi posso assicurare che ho smesso da 11 anni.

Da domani voglio essere così.


mercoledì 28 ottobre 2009

Letture: "La sorella" di Sandor Marai (Ed. Adelphi)

Ancora una volta Marai mi sorprende e mi lascia senza fiato, inerme e travolta da una valanga di sentimenti e sensazioni.
Non è facile, devo ammetterlo, ma soprattutto Marai non è mai una lettura spensierata e rilassante.
"La sorella" è la consapevolezza del vuoto interiore e del mal di vivere in un'esistenza malata.
Il protagonista si rende conto, in un letto d'ospedale, della fragilità della vita, della caducità dei sentimenti e dell'importanza e della pericolosità delle scelte che facciamo.
Temi difficili da trattare, che Marai sviluppa, come al solito, con semplicità di linguaggio e armoniosità di stile.
Le sue meticolose descrizioni sono pennellate d'autore, fotografie scattate in digitale, con luce perfetta ed angolazione esatta. Primi piani dei personaggi, delle scene e degli accadimenti, dove tutto sembra scivolare con una lentezza disarmante.
I dialoghi, pochi, danno un tocco di amara realtà al tema, già di per sé troppo complicato.
La prosa è magnifica. Non delude, anzi, ti porta per mano con dolcezza, pagina dopo pagina con sempre maggiore slancio, fino alla corsa finale, quando arrivi all'ultima pagina senza fiato.

Non è il primo di Marai che leggo. In assoluto il migliore è "Le braci" che consiglio a tutti. Gli altri che ho letto sono "Truciolo", "La donna giusta", "Divorzio a Budapest", "L'eredità di Eszter".


domenica 25 ottobre 2009

Un incontro di anime ...

Tre giorni indimenticabili. Come fare a non pensare a quello che abbiamo vissuto, noi nove?
Abbiamo condiviso splendidi momenti di condivisione, di fiducia reciproca e passione.
E' stata un'esperienza bellissima, che ci ha visto complici, solidali ed anche emotivi.

Grazie a tutti per l'amicizia ...
Roberta

lunedì 19 ottobre 2009

Auguri anche al mio piatto sinistro ....

Chiedo perdono, presa da me stessa, non ho pensato di scrivere sul BLOG che sabato 17 ottobre è stato il compleanno del mio piatto sinistro della Bilancia, il mio superAmico (in arte Nick), quello che non si vede ma c'è, quello che anche in un momento triste, trova lo spunto per una battuta scherzosa, quello che ti manda a quel paese e poi ti offre un caffè, quello che ogni volta che hai bisogno di una parola di conforto o di uno schiaffo è pronto a dartelo ...

Allora, siamo a quota 88 in due, dico bene? e siamo perfettamente equilibrati, tu seduto sul piatto sinistro ed io su quello destro. Non pensare di scendere dalla Bilancia, altrimenti casca tutto il nostro bellissimo anbaradan...

Ma come facciamo ad andare d'accordo ancora è un mistero: tu lunatico, io lunatica, tu segno doppio, io segno doppio, tu con la testa piena di casino, io anche ... per fortuna che l'amicizia è bella per quello che è, anche per i mille pensieri che ognuno ha e che sa che può condivider con l'amico del cuore...

Sono 19 anni che lavoriamo assieme. Non ti sei ancora stancato?
Un bacio grosso ed affettuoso e auguri di altri 44x44 ....



Sei sparito dal BLOG .... cosa aspetti a tornare?


(mirtilla)

domenica 18 ottobre 2009

Auguri, vecchia pellaccia...

















Eh sì!
Auguri di cuore.
Incredibile pensare anche solo un momento a quanta strada ti sei lasciata dietro le spalle, a quanta ne hai percorsa, a quanti amici hai abbracciato e quante mani riscaldato.
Cosa ti immaginavi del tuo futuro? Che sarebbe stato così?
Che avresti realizzato sogni, pianto da sola nel buio, scalato vette irraggiungibili e sorriso solo per regalare serenità all'altro?
Chissà cosa ti immaginavi, quando, sola nel tuo letto di bambina, pensavi al tuo futuro, forse ora nemmeno lo ricordi.
Eppure sei qua! Adulta, matura, responsabile? Forse no. Ma con un carico sulle spalle troppo pesante per te.
Eppure hai fatto davvero tanta strada, quanta nessuno può davvero immaginare. E tutta da sola.
Ricordi i tempi bui? E' ancora tutto scritto lì, nero su bianco, su quell'agenda sdrucita, che per molto tempo hai usato come diario, riversandovi dentro tutto il nero della tua anima.
Ed hai fatto tutto da sola.
Che strana la vita. Ti toglie e ti dà, ti segue e ti lascia andare, si avvicina e si allontana. E poi tutto ad un tratto ti prende per mano e ti accompagna in un posto meraviglioso, dove vive solo il silenzio, dove, nell'assenza di tutto, trovi il tuo tempo per riposare, il tuo spazio per creare e il momento giusto per amare.
Eppure non potresti vivere senza l'amor di vita che ti scorre nelle vene.
Ed è questo che ti auguro ... di continuare a vivere sempre, nonostante tutte le avversità, con quello spirito d'amore e con quella scarica di adrenalina che ti caratterizzano.
Auguri Mirtilla, di cuore .....

(mirtilla 18/10/2009)