mercoledì 7 novembre 2007

Una vita di PLAFOND

Oggi Mirtilla mi fa : c'è uno di piacenza che mi chiede come si calcola il Plafond, tu sei esperto ? Niente di pù semplice, per il campione europeo di Plafond!!
Allora il Plafond, ha la stessa filosofia operativa del "prepagato" della Tim Tribù e cioè Fino a che ne hai lo usi , poi basta.
Allora la prima cosa che devi fare è sapere se lavori con i "Tugnini", se è NO niente PLAFOND! Se è sì allora puoi averlo compri la Tessera Plafond, e ci metti dentro un pò di soldi, c'è un sistema per calcolarlo, se non lo sai puoi chiedere al call center dei Plafond.
Quando sai quanto plafond hai, cominci a usarlo quando ti serve e scali fino a quando è finito, e purtroppo quando è finito non è che lo puoi ricomprare, devi aspettare l'anno prossimo.
Spero di essere stato chiaro.

Luigi Plafond

Oggi Sposi....

Ciao a tutti, dopo una pagine triste, voglio portare sul Blog la grande gioia , che Claudia Ricci una persona a cui voglio un mondo di bene, mi ha trasmesso l'altro giorno con questa mail:

"carissimo davide,
mi sono sposata il 14 ottobre alle 11.00 in una cappella a cesena in piazza del popolo a cui avranno partecipato una cinquantina di persone
poi siamo stati a pranzo al ristorante i tre di poggio berni e lì eravamo ancora meno
sono stata a casa dal lavoro due settimane e nella seconda settimana siamo stati a barcellona
è andato tutto molto bene peccato che sia durato così poco"


Claudia in bocca al lupo per questa favolosa partita di tennis, che mi auguro non finirà mai!!

Un bacio Nick e Mirtilla

lunedì 5 novembre 2007

La stella dei poveri.


Ciao Don Oreste
ciao stella dei poveri
dei disadattati
di coloro che non avevano voce
dei bisognosi
dei figli di Dio
così li chiamavi
figli di Dio
i poveri
quelli che a te venivano tutti i giorni
quelli per i quali tu avevi sempre una parola di conforto
voce scomoda
per alcuni
ma sempre dalla parte di chi aveva veramente bisogno
mai dalla parte dei potenti
tu sei stato il nostro padre
hai seguito i nostri primi passi nel mondo
quando eravamo bambini, poi adolescenti, poi giovani e poi adulti
ci hai insegnato l’altruismo
la fratellanza
l’amore, quello vero, per i più sfortunati
ci hai indicato la via giusta
il cammino che porta a Dio
alla casa del padre
ci hai mostrato il volto angelico di quella madre che tu hai adorato tanto
Maria Madre di Gesù
la nostra sostenitrice in tutte le fatiche e sofferenze che la vita porta con se
Ciao Don Oreste
Io ti ricordo quando ci mostravi le stelle
Stesi nel campo con i nasi rivolti all’in su
Io ti ricordo sempre sorridente
Mai preoccupato
Mai arrabbiato
Io ti ricordo sempre in pace con tutti
Sempre aperto e disponibile a tutti.
Un giorno tu dicesti una frase che io porto ancora nel cuore
“Signore da chi andremo! Tu hai parole di vita eterna."
Quante volte la tua mano ci ha benedetto
Quante volte la tua parola ci ha arricchito
Quante volte sei stato semplicemente un amico
Ti vogliamo bene
Tu sei il nostro angelo in Paradiso
Tu sei la nostra Stella Polare
Ciao Don Oreste

(roberta)

martedì 30 ottobre 2007

Ode ad una Amica...

Due parole per ringraziarti...

Sei sempre disponibile,

Sei sempre presente,

Nel bene ma sopratutto nel Male,

Ti insinui sotto le coperte come un gatto,

Ti appoggi a me con dolcezza e amore,

Riesci a farmi felice,

Riesci a farmi star bene,

Riesci dove nessun'altro può,

Ahhh se sapessi anche parlare!!!!



Grazie di Esistere... Mia inseparabile amica!!!

lunedì 29 ottobre 2007

Vita e Morte

Ieri pomeriggio ho fatto una visita ai miei nonni al cimitero, io e la mia bimba, per mano, abbiamo passeggiato in mezzo ai viali alberati.
Una visita fugace, una visita che aveva il solo scopo di prendere per mano ancora una volta i miei nonni, rivolgere loro un pensiero affettuoso, una preghiera.
Camminando lungo i viali ho sbirciato i volti di coloro che riposano per sempre all'ombra degli alberi, al di sotto della volta celeste, in mezzo ad un giardino fiorito, fra le braccia della Madre Terra.
Giovani e anziani. Maschi e femmine. Persone la cui esistenza è stata interrotta bruscamente e che non hanno portato a termine i loro progetti.
Hanno avuto il tempo di compredere che il loro tempo era finito?
Come hanno vissuto gli ultimi momenti?
Come è stato il loro trapasso?
Camminavo e riflettevo sul mistero della Vita e della Morte.
La Morte per me è sempre stata una compagna di viaggio scomoda.
Ogni volta che ho viaggiato con Lei, ho sempre provato un grande timore.
Ho sempre avuto difficoltà ad accettarla, a farla diventare mia "amica".
Eppure se non imparo ad accettare la Morte non riuscirò a capire la Vita.
La mia bimba trotterellava al mio fianco e mi chiedeva: "chi sono questi nonni?", "perchè sono morti?"
Ed allora inventi una malattia, la vecchiaia ....
Ma come può capire la Morte una bimba di 6 anni?
Se io ancora non gliela so spiegare?
Poi la guardo e vedo in lei la VITA, la gioia di saltare, correre, ridere, giocare.
Ed allora capisco che la Vita è l'unico modo che abbiamo per allontanare la Morte e che ogni giorno la Morte ci ricorda che dobbiamo Vivere.
Non sopravvivere.
Dopo il giro, siamo entrate in chiesa dove veniva officiata la messa domenicale.
Fra le proteste di mia figlia siamo entrate ed abbiamo seguito la funzione.
Volevo, sentivo il bisogno di pregare.
Era tanto che non lo facevo.
Ho pregato per me, per mio marito, per i miei figli e per le persone care che sono in Paradiso.
Ho pregato per avere aiuto. Per avere sostegno nei momenti difficili.
Era tanto che non pregavo in chiesa. E pregare mi ha fatto stare meglio.

(Mirtilla)

mercoledì 24 ottobre 2007

Bei tempi

Oggi una carissima amica mi ha inviato questa e-mail che è un concentrato di "ricordi" per i bei tempi passati, quando noi, oggi trentenni/quarantenni, avevamo fra i 4 e i 12 anni.
L'ho riportata integralmente, così come l'ho ricevuta, è bellissima.
A volte mi chiedo se veramente si stava meglio prima oppure se è solo nostalgia...
(mirtilla)

Dedicato a chi c'era.........
Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color.'.
Noi che facevamo 'Palla Avvelenata'.
Noi che giocavamo regolare a 'Ruba Bandiera'.
Noi che non mancava neanche 'dire fare baciare lettera testamento'.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la sciapiù lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che 'se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce'.
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.

Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big -babol
contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai
attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci
mettevamo le dita in bocca.

Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano
per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la
bella, e poi la bella della bella. (pure mò)
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva
con le mani non era fallo.
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' anche se conoscevi tutti i
personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era
sempre Domodossola)..
Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album
Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci
toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga
(Goldrake, ovvio..)
Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria' anche se metteva
tristezza.
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma
formaggino.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul
terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare
al compagno.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della
Coca
Cola con l'albero.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i
nostri compagni di classe.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a
Dormire tardissimo.
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre
sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in
tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma a casa te
ne dava due.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa
era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che internet non esisteva.
Noi che però sappiamo a memoria 'Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati
Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani
(allenatore Bearzot)'.
Noi che 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il
latte
alla mattina.
Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la
carta del pane che si impregnava d'olio.
Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre
quella.. fai merenda con Girella..
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM
BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.
Che fortuna esserci stati!

lunedì 22 ottobre 2007

L'anima gemella

(nuovo racconto di mirtilla)

Ho iniziato qualche mese fa un nuovo racconto. Parla di me, come tutto ciò che scrivo.
L'ho scritto di getto in due notti.
La prima notte mi sono scontrata con la parte di me più dura e crudele.
La seconda notte sono risalita dalle tenebre, mi sono leccata le ferite ed ho ricucito gli strappi della mia anima.
Il risultato finale è un racconto molto introspettivo che parla delle mie emozioni, dei miei pensieri e di ciò che desidero.
Lo pubblicherò su questo BLOG spero al più presto, dopo la revisione finale e il rifacimento di alcune parti che non mi soddisfano.
Scrivere stracci della mia vita, sta diventando un potentissimo sfogo.
Quello che trovo in me lo passo alla carta, un luogo piatto in cui i miei pensieri turbolenti trovano riposo e pace.
Ed io con loro.

Scrivere e leggere: non potrei più farne a meno.

venerdì 19 ottobre 2007

Io, Afrodite


Questa notte ho vissuto una esperienza "allucinante".

Positivamente allucinante.

Ma anche spaventosamente allucinante.

Sono scesa nei meandri della mia femminilità, ho scovato nel profondo della mia anima ed ho estratto la mia dea preferita: Afrodite.

La bella, maliziosa, provocante, suadente, ammaliatrice Afrodite.

E' stata nascosta dentro di me per anni, decenni.

L'ho soffocata con la paura, con il pudore, con i principi morali, con l'imbarazzo e la decenza.

Ho cercato di non essere quella che temevo di essere. O che forse desideravo essere.

Nel mio cuore sapevo, speravo ...

Ora è tutto alla luce del sole.

Afrodite è una grande parte di me.

Assieme a lei io sto bene, mi sento me stessa, libera, pronta a tutto.

Afrodite è la mia vera essenza e la mia vera identità. Un animale feroce e libero. Una creatura focosa e vitale.

Afrodite è il fuoco, la passione, la vivacità, la voglia di vivere.

Afrodite è quanto di più meraviglioso esista al mondo.

Ma anche quanto di più pericoloso per se e per gli altri.

E' il fuoco da domare, l'acqua da arginare, il vento da contrastare, l'uragano da sedare.

E' la dea più bella dell'Olimpo, ma anche quella da temere.

Afrodite è lo spirito che ti permette di mollare i freni, di sciogliere i legami che ci impediscono di lasciarci andare alle passioni che la vita ci riserva.

Il fuoco che è dentro di me e che lei alimenta è sempre vivo.

Ho lasciato che questo fuoco divampasse e bruciasse la terra attorno a me.

Non permetterò più che questo accada, anche se meraviglioso, per lo meno lo farò con la consapevolezza di fare la cosa giusta, con le persone giuste.


(Pubblicato da Mirtilla 19/10)

giovedì 18 ottobre 2007

Mirtilla...che palle!!!

Iniziamo con un tanti auguri a te... tanti auguri a te.... fatto!
Non è assolutamente una giornata vuota o uguale alle altre :
1- Tutti ti salutano e ti dicono auguri
2- Lo fanno anche quelle mignotte che ti vorrebbero vedere rotolare dalle scale
3- Ti regalano i Soldi
4- Spendi tutti i Soldi che ti hanno regalato
5- Ti compri un agenda
6 - Ti compri una piastra per i capelli
7 - Ti compri un libro di uno morto
8- Ti arriva un'albizia da ufficio
9- Non ti arriva nemmeno una posta di Ugo
10- E...stasera via a mangiare fuori

Ma ti sembra vuota? Io una roba così la faccio in 3 mesi...

Ti faccio tantissimi Auguroni..
Nick

(Pubblicato da Nick)

Un giorno tutto per me ...

Ciao Mirtilla, oggi scrivo a me stessa.
Oggi in un giorno per me speciale ed allo stesso tempo "banale".
Ho 42 anni! Un tempo immenso vissuto a fianco delle persone che amo da morire.
Il tempo è qualcosa di assolutamente prezioso, un gioiello da trattare con la massima cura, da non perdere e conservare con amore.
Oggi ho sentito il forte desidero che fosse una giornata diversa. Invece mi accorgo che per quanto la aspettassi con impazienza, sarà una giornata come tutte le altre: mi alzo presto, mi preparo, sveglio i bambini, corro a scuola e poi al lavoro, pranzo dalla mamma, poi di nuovo in ufficio, di corsa a casa e poi ...
Tutte le giornate sono uguali, corri e non pensi che quello che manca è il tempo da dedicare a te stessa.
Corri e riempi il tuo tempo pensando agli altri.
Quando ti fermi ti accorgi che il vuoto che provi è causato dalla mancanza di amor proprio, dall'assenza di te.
Il vuoto è un buco nero in cui non è facile trovare serenità.
Mi è capitato più volte di provare il senso di vuoto dentro di me e non è piacevole.
Devi lottare contro una sensazione sgradevole che non ti lascia andare, fino a che non riesci a trovare il tuo posto, lì in un angolino, proprio all'interno del tuo "vuoto".
Ed allora cresci con lui!
Lui ti parla, ti ascolta, ti guarda, ti guida, diventa tuo amico, è lui che ti stimola, ti accusa, ti consiglia e ti fa diventare adulto.
In lui trovi tutto quello che ti manca, tutto ciò che in te ed attorno a te è assente.
All'inizio fa paura. Terrorizza è il termine giusto.
Poi se vuoi e riesci a superare la paura, impari che con lui stai bene e diventa il tuo più caro amico.
Quando incontro persone che si sono smarrite nei bui corridoi della psiche, ho sempre il forte istinto di aiutarle, raccontando la mia esperienza.
Ho voglia di parlare loro per ore, per trasmettere il mio segreto, la mia medicina: come io ho superato le mie paure.
Poi mi accorgo che non sono io la medicina e che non posso aiutare gli altri se non dedicando a loro il mio tempo. Ognuno dentro di sè, è la medicina di se stesso.
E' l'immenso amore per il prossimo che provo da quando ero piccolissima, che mi ha sempre spinto a darmi agli altri, a dedicare a loro il mio tempo, il mio pensiero, il mio aiuto.
Ricordo quando incontravo qualcuno che aveva bisogno, il mio istinto era quello di dare una mano.
Quante volte mi sono recata negli istituti per bambini handicappati con seri problemi ed ogni volta sono uscita più ricca dentro, perchè aiutare loro ha sempre dato molto anche a me?
Quante volta davanti ad un bisogno espresso da qualcuno non ho mai saputo dire di no?
Quante volte mi sono sacrificata per l'amore deglli altri ed ho dedicato tempo, pazienza, amore e presenza?
Mi sono sacrificata per amore.
Morirò per amore.

Buon compleanno Mirtilla!!!!

(Pubblicato da Mirtilla)

lunedì 24 settembre 2007

2007

E' vero! E' un tot che non scrivo.
Ma come ben sapete non sono una brava scrittrice e non riesco ad esprimere tutte le mie emozioni o semplicemente i momenti che vivo.

Parto dal :

07/07/07, il giorno del mio matrimonio! Giorno bellissimo e indimenticabile! Sono riuscita a vivere al meglio ogni momento della giornata!!! E mi sono proprio divertita!!!

Il viaggio di nozze ? Purtroppo non sono riuscita a partire perchè la mia nonnina stava male fino a quando è passata a miglior vita.
Nella mia testa frulla sempre questo pensiero : dopo un momento di felicità c'è sempre un momento di tristezza (a volte ho come paura della troppo felicità ....... e come se qualcosa di brutto fosse alle porte.....)

10/08/07 ore 16.30 arriva una chiamata inaspettata dall'ospedale di Novara. Hanno ricevuto un rene compatibile per mia sorella ............. inaspettata perchè non pensavamo di avere la fortuna di riceverlo così presto.....
Non vi dico l'attimo di confusione mentale che ho avuto .....in questi momenti non hai un minuto di tempo da perdere .... devi organizzarti per parlare con i medici perchè ti devono spiegare cosa devi fare e poi devi partire
11/08/07 per fortuna l'intevento è andato benissimo!
Da subito mia sorella si è alzata, ha mangiato, ha camminato.......
Al contrario di me, mia sorella ha una grandissima forza interiore!

A distanza di 2 mesi e mezzo ancora non sono riuscita a rendermi conto di tutto quello che mi è successo in un mese.
E se devo dirla tutta in questo momento l'ansia ha il soppravvento ...... infatti li per li riesco a reagire davanti alle situazioni più complicate .......... ma poi passato il tutto (o quasi) nel momento in cui mi rilasso, vengono a galla tutte le tensioni accumulate.

Passerà anche questo periodo!

Devo pensare che ho avuto la fortuna di sposarmi e ancora di più che mia sorella può godersi di nuovo la vita senza passare le sue giornate in ospedale a fare la dialisi........

Baci a tutti.
Tiramolla


p.s. e non dite che scrivo poco...!!! Baci

Di ritorno da Gardaland... un delirio!!

Olà a tutti, dopo mesi torno a scrivere sul muro del pianto, per condividere con voi l'esito di una grande prova, che mi ha atteso nel week end vale a dire 2 gg. a Gardaland!!
Inizio con un monito per Tiramolla, scrivi veramente troppo sul blog, smettila!!
Ma torniamo a me e alla brillantissima idea di andare nel parco giochi più grande d'Italia...
Mi metto d'accordo con Luca e con le famiglie si pianifica 22-23 settembre tutti a Gardaland.
Si parte presto per arrivare al parco belli carichi, dopo 250 km circa arrivi al casello e ti aspetta una fila di idoti che come te hanno avuto la stessa brillante idea (partenza intelligente due palle), Ma proseguiamo 45 minuti di fila e si arriva ...finalmente, entri e sono 5 euro per il parcheggio, dove se leggi con attenzione lo scontrino scopri che la tua macchina dal quel momento è a rischio pericolo di qualsiasi cosa, e che a loro non gliene frega un cazzo se la rompono, se rubano, se la strisciano, se esplode, se va a fuoco o se... Non ti abbiamo mica detto noi di venire a parcheggiare quì... Pazzesco
Entriamo e la seconda estorsione, 2 gg consecuti per una famiglia di 4 persone con un bambino (ridotto) costa circa 160 euro!!!
Però dici cazzo almeno vedrò delle cose favolose... MA VA LAAAAA!!!!
Entri ti precipiti al primo gioco che vedi e ... iniziano le vere attrazioni di Gardaland LE FILE!!!
Idioti che come me sotto un sole pazzesco stanno ore in file per provare un emozioni da tre massimo cinque minuti... COGLIONI!!!!!!!
Inizi ad avere sete o fame ... NON FARLO!!!! Meglio pagare il pizzo..
Ma lo sapete che in tutta Gardaland ci sono 2 max 3 Fontanelle di acqua potabile, che FA SCHIFO piena di calcare ..imbevibile che ti porta obbligatoriamente a comprare l'acqua che costa come un anello di Cartier...
Vi chiudo il quadro con le attrazioni, perchè poi sono loro le vere protagoniste.. E quì ti accorgi veramente di quale inculata hai preso, Vecchie, Stantie, Statue senza arti, Animali di peluche con la Scabbia e la Peste , tutti spelacchiati, giochi arrugginiti ..un Pianto, ti giri intorno e vedi migliaia di persone felici , contente entusiaste.. e ti chiedi chi è l'anormale?
IO!!!! E ME NE VANTO!!!
E vi dico , mio figlio che è un'esperto dice che Mirabiliandia è molto meglio!!! e poi il secondo giorno si entra Gratis...
Dal mio punto di vista, invece vi dico che nonostante tutta quella gente ..di figa se ne è vista veramente poca...
Chiudo e vi saluto , quindi "Impara l'Arco e usalo nel ..Parco" ma non in quello di Gardaland!!

(Pubblicato da Nick)

giovedì 30 agosto 2007

1,2,3,4 ... le valutazioni

1 scarso, 2 sufficiente, 3 buono, 4 ottimo ...

arriva ogni anno il momento delle tanto attese valutazioni

(mica tanto attese!!)

ed ogni volta mi scontro con il problema di capire qual'è il valore giusto da dare ad ogni voce della mia personalità, del mio carattere e delle mie capacità

io che ho sempre fatto fatica a valorizzarmi

che ho sempre avuto di me stessa una scarsa considerazione

che ogni volta che qualcuno mi diceva che ero brava io rispondevo che non era vero



ora sono io che devo VERAMENTE valutare me stessa e per di più valutare gli altri

essere nel contempo VITTIMA e CARNEFICE



io che ho sempre considerato poco me stessa ora devo considerare gli altri

e divento ogni giorno tanto più spietata verso me stessa quanto lo sono nei confronti degli altri



non è facile dare un valore al valore umano

soprattutto quando il mio desiderio non è castigare

ma "fare crescere"



da alcuni anni il mio desiderio più grande è quello di operare con le risorse umane

non come educatrice

ma come responsabile



non so quanto sono capace

mi dicono che lo sono



il tempo e l'esperienza hanno scalfito alcuni lati del mio carattere, forse troppo buono

mi osservo e mi vedo più matura e sicura

ma sono diventata davvero una "mangiatrice di uomini" come dice il mio "migliore amico"?
(mirtilla)

mercoledì 29 agosto 2007

Una donna dentro la donna: Anais Nin


Una donna come tante, che non ha saputo rimanere nell'ombra.
Una donna sensibile, emotiva (così si definisce) ed affascinante che ha saputo descrivere le donne, i sentimenti, gli amori, la profondità dell'anima e la vita.
Ho iniziato da pochi giorni la lettura del DIARIO Vol.I. Una lettura appassionante, che mi entra nell'anima.
Quando leggo ho la reale sensazione di vivere all'interno delle righe.
E' come se qualcuno avesse scritto la mia vita, le mie sensazioni, le mie percezioni.
I suoi sentimenti spesso coincidono con i miei.
Il suo modo di scrivere mi attraversa. Mi investe con delicatezza e determinazione.
Credo sia la donna più interessante che io abbia conosciuto fino ad oggi.
Leggete i suoi libri ed inebriatevi della sua bellezza d'animo.
(mirtilla)

lunedì 27 agosto 2007

Le ferie sono finite!!!!

Le mie ferie sono finite ieri, come quelle di tanti miei simili.
Quest'anno sono state ferie un pò diverse, ricche di emozioni, di amici persi e ritrovati.
Sono state ferie vissute soprattutto all'insegna dell'ozio.
Era quello che volevo e per la prima volta ci sono riuscita davvero.
Ho vissuto momenti forti ed intensi di amicizia, di amore, di rapporti personali. Tutto quello che a me piace avere dalla vita.
Grazie all'uomo che ho a fianco, che è la persona meravigliosa che ho sempre creduto, grazie agli amici veri e sinceri, grazie alla giocosa serenità dei miei figli, grazie alle persone che ogni giorno hanno reso più bello il tempo che ho vissuto e grazie a quello che ogni giorno la vita mi offre su un piatto d'argento.
Oggi ho ripreso la mia avventura lavorativa che durerà un altro anno ... fino alle prossime ferie.
Sul mio desktop ho una foto, a ricordo dei bei momenti vissuti in queste tre settimane ...



(mirtilla)



mercoledì 4 luglio 2007

Inferno e Paradiso

L'inferno e il paradiso non sono mai stati così vicini ...
La vita di ogni persona è caratterizzata da momenti felici e tristi, da situazioni facili e difficili.
In ognuna di queste situazioni viviamo come appesi ad un sottile filo d'argento, talmente sottile che rischia di rompersi da un momento all'altro.
Quando tra due persone, che sono tra loro molto unite, viene a meno il sentimento che li lega, quel piccolo filo diventa quasi trasparente.
Esistono conflitti che creano delle rotture insanabili, che per la maggior parte delle persone risultano irrecuperabili.
Esistono alcune (poche) persone al mondo con un'anima talmente profonda, che sono in grado di guardare oltre al problema in sè e cercare in ogni modo di risanare le ferite procurate.
Sto leggendo un libro che parla del potere benefico delle lacrime ... quello di purificare le ferite presenti dentro la persona che piange lacrime sincere.
E' molto difficile superare gli ostacoli che la vita ci presenta ogni giorno. Sono la prima ad avere vissuto grosse difficoltà, a causa del mio carattere, a causa della mia istintività, a causa della mia leggerezza. Tutto questo mi ha portato a fare errori anche grossi, errori apparentemente irrecuperabili.
Se ci fermiamo di fronte all'ostacolo che la vita ci pone, accettiamo di essere battuti.
Se giriamo timidamente attorno all'ostacolo, lo superiamo ma accettiamo che lui sia presente nella nostra vita per sempre.
Se saltiamo energicamente oltre l'ostacolo, creiamo una forte barriera capace di allontanarlo per sempre dalla nostra vita.
A volte ci lasciamo trascinare dalla nostra leggenda personale e ci troviamo a percorrere un cammino in cui abbiamo bisogno di essere soli, di sbagliare, di farci male, di scendere all'inferno per conoscere il paradiso.
Quando questo succede e coivolge persone che non erano consapevoli di essere coinvolte, si generano degli squilibri violenti che fanno tremare la terra.
La terra allora si apre per lasciare che le nostre vite escano dall'inferno per salire in paradiso.

E' quello che avviene quando una persona attraversa un tunnel e poi esce a rivedere la luce.
Ci succedono cose che non avevamo previsto e che ci destabilizzano. Ci chiediamo il perchè, come mai, perchè a noi ... a volte senza risposte soddisfacenti.
Allora esiste solo una cosa da fare.
Scavare, con le mani e le unghie, nella terra, nella sabbia e nelle pietre.
Cercare in mezzo ai detriti piccoli frammenti di pietre preziose, anche una sola e piccola scheggia.
Tanto basta per illuminare il nostro cammino.
Quando scaviamo nella terra della nostra anima dobbiamo buttare via le scorie della nostra esistenza: la falsità, l'invidia, la paura, l'incomprensione, i dubbi, la maldicenza, l'insicurezza, l'infedeltà, la sfiducia, la cattiveria.
Dobbiamo donarci ... dobbiamo donare noi stessi al mondo che ci circonda, con AMORE VERO, con FIDUCIA, con la nostra BELLA PRESENZA e con il nostro CUORE.
(mirtilla)

giovedì 10 maggio 2007

Tratto da "Diario. Vol. 1: 1931-1934" di Anais Nin

"L'uomo non conoscerà mai il tipo di solitudine che conosce una donna. L'uomo giace nel grembo di una donna solo per raccogliere forza, si nutre di questa fusione, poi sorge e si immerge nel mondo, nel lavoro, nelle battaglie, nell'arte.
Egli non è solo. E' occupato. Il ricordo del galleggiamento nel liquido amniotico gli dà energia, completezza.
Anche la donna può esser occupata, ma si sente vuota.
Per lei la sensualità non è solo un onda di piacere in cui si è bagnata, e una carica di gioia elettrica a contatto con un altro.
Quando l'uomo giace nel suo grembo, la donna è compiuta, ogni atto d'amore è accogliere l'uomo dentro di lei, un atto di nascita e rinascita, di generazione di un bambino e generazione di un uomo. L'uomo giace nel suo grembo e nasce ogni volta rinnovato, con il desiderio di agire, di ESSERE.
Per una donna il compimento non è nella nascita, ma nel momento in cui l'uomo riposa dentro di lei."

mercoledì 9 maggio 2007

Art Attak


Torta di Caramelle
Prendete la Macchina.... Fatto?

Andate a Mantova...Fatto?

Entrate in un Supermercato....Fatto?

Comprate una confezione di caramelle a forma di Coccodrillo... Fatto?

Assaggiatele...Fatto?
Ora appoggiatele sul cruscotto dell'auto parcheggiata sotto il sole ...Fatto?
Fate una riunione di 3 ore...Fatto?
Tornate e..... la Torta è Pronta!!!!!



(By Nick)

giovedì 3 maggio 2007

Che pioggia ieri sera ...!!!

A volte mi capita di associare gli eventi della mia vita agli eventi atmosferici ...
La pioggi di ieri sera, e che pioggia!!! rappresenta per me il momento della purificazione totale. Ero seduta di fronte ad una enorme vetrata e guardavo in sù, un fiume di acqua che scendeva ...
L'acqua arriva calma o turbolenta.
Se è calma è utile per alleviare i nostri dolori, è rilassante, ci culla, ci massaggia, è nutrimento per l'anima.
Se è turbolenta, come quella di ieri sera, è acqua che trascina, strappa, travolge e trasporta tutto quello che trova sul suo passaggio.
Esiste una verità ... solo una!!!
L'acqua di questi giorni sta portando via lo stimolo, l'eccitazione, la voglia di fare, l'entusiasmo e quel che è peggio la voglia di lottare ...

lunedì 30 aprile 2007

La paura ci rende folli ... e la follia ci rende liberi!!

Qualche giorno fa mi sono ritrovata a scrivere una frase in una mail che mi ha sorpreso, non l'ho pensata ma l'ho sentita dentro ...

Non avere paura di affrontare l’ignoto … non sapremo mai quanto bene potremo ricavarne …

L'ignoto è quella situazione in cui ci troviamo quando dobbiamo per forza affrontare una situazione che sappiamo in partenza che sarà difficile. A me capita sempre quando sono consapevole che si tratta di una situazione che mette in gioco le mie emozioni: parlare con qualcuno, parlare davanti ad un gruppo di persone, dare un feed-back negativo, affrontare una persona che soffre, ecc.

Ho vissuto molte situazioni di questo tipo ed ogni volta ho dovuto sconfiggere prima la mia ansia!

Un'ansia che le prime volte mi ha spaventato, mi ha tolto il fiato, mi ha fatto sentire come sulla lama di un rasoio, mi ha accellerato i battiti cardiaci fino a farmi morire le parole in gola ...
E' come morire!
Avresti voglia di scappare!
Cominci a pensare "Dio mi sento male!" "Sto per svenire!"

In quel momento scatta in te qualcosa che non avevi previsto, un istinto animalesco, selvaggio, feroce, l'istinto di sopravvivere e di azzannare alla gola la tua paura.
Anni fa vivevo male l'ansia e la paura ... erano le due angoscianti nemiche della mia spensieratezza, mi condizionavano la vita, la mia tranquillità quotidiana, erano due fantasmi che ogni tanto si apprestavano come in un sogno.

Dopo un lungo lavoro su me stessa ho capito che invece sono il sale della vita, sono lo stimolo creativo, sono un segnale da raccogliere e da analizzare, sono male e sono bene, sono il vuoto da riempire con doni migliori, sono una protezione verso noi stessi e sono la catapulta che ci fa arrivare in luoghi migliori.

Oggi sono sola in ufficio senza Nick e Tiramolla e mi mancano da morire!!! Vi voglio bene ...
(mirtilla 30/4)

lunedì 16 aprile 2007

Ristorante: Quattro Ruote (Morcone - BN) - Sabato 14 aprile 2007

Maitre: Michele

Tagliere di Prosciutti: Cinghiale, Cervo, Salame d’Oca
Tagliere di Formaggi: Pecorino Farindola, Montasio, Canestraio, accompagnati da Miele di Corbezzolo, Mostarda di Peperoni, Mostarda trevigiana, Mostarda di Frutta
Tagliere di Formaggi: Foresta nera con prosciutto, Formaggio di fossa invecchiato in vinaccia, Gran Croux, accompagnati da salsa Aglio e Lamponi, salsa Miele e Ortica, Mostarda di Tarassaco
Crostini con crema di Formaggio di Fossa
Tagliata con rucola, grana e pomodorini
Crostini Olio d’Oliva e Pepe

Vino Rosso


Commento: la cena più saporita a cui abbia mai partecipato, perchè ricca di piatti gustosi, accompagnati da fiumi di vino ... E non da meno, una compagnia di amici meravigliosi, unici, esplosivi ...

Questi ....


E' un pò di giorni che mi sento strano...

Tutte le volte che mi sentivo strano , qualcuno mi rispondeva: ..non è niente sarà la primavera..., è un pò la classica risposta del cazzo che normalmente si dà per non andare oltre...
E tutte le volte che associo la parola Primavera lo faccio ascoltando una canzone, una vera poesia, voglio condividere questo poema e il mio momento di "stranezza" con Voi..
Grazie di esserci Mirtilla e Tiri...
L'odore degli zingari è come il mare come il mare arriva e non sai da dovel'odore degli zingari è come il mare e primavera è oltre il suo cielo chiaro non porta più leggende da raccontare ma ti sorprende come una malattia.
La primavera è altro che un cielo chiaro è grandine veloce sui tuoi pensieri ti cresce all'improvviso dentro la testa e scopri che hai bisogno di questo sole e non ti fa paura la sua allegria ma ti sorprende come una malattia. Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove.
Arriva come il mare, arriva all'improvviso e non sai mai da dove.
La primavera è altro che un cielo chiaro è grandine veloce sui tuoi pensieri arriva come il mare e non sai da dove.
Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove.
Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove.
Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove.
Arriva come il mare, arriva, arriva all'improvviso all'improvviso e non sai mai da dove...

(Canto Di Primavera - Banco del Mutuo Soccorso)

giovedì 12 aprile 2007

Pasquetta: una gita fuori-porta

(Pontelandolfo, 9 aprile 2007)

Una strada si snoda in salita, tra le case delle contrade.
E’ come un piccolo serpente tutto curve, che devi percorrere a lenta andatura perché se superi la velocità di 40 Km all’ora sembra di correre come matti.
Le auto ci portano in alto, verso la cima della montagna; lasciamo dietro di noi il paese, le contrade, la chiesa degli Evangelisti.
La giornata è splendida. Il sole è caldo e non tira un filo di vento. E’ l’ideale per una gita fuori-porta.
In ogni curva dobbiamo rallentare, suonare il clacson per avvisare gli altri automobilisti e dobbiamo fare attenzione perché potremmo ritrovarci di fronte un gregge di pecore.
Il viaggio dura poco. Presto arriviamo in una località chiamata “Pilona”.
Il posto è molto bello: un’ampia radura coperta di erba, con sparsi qua e là arbusti ancora spogli, ma già pieni di gemme, si stende di fronte a noi.
Parcheggiamo e cominciamo a scaricare le auto: cassette piene di viveri, ceste cariche di bottiglie di vino, la graticola, il treppiede, attrezzi per tagliare un po’ di legna secca e i giochi dei ragazzi.
Il clima è festoso! I giovani hanno voglia di giocare, tirano fuori il pallone, improvvisano un campo di calcio e via …
Noi adulti ci apprestiamo alla preparazione del pranzo fra una risata e l’altra.
Come stiamo bene assieme! Il tempo per noi non invecchia mai!
Sono 20 anni quest’anno che li conosco, mio marito compreso.
E siamo ancora legati gli uni agli altri da un’amicizia che è tale perché è “senza pensieri”. Akuna Matata!
Dopo 20 anni ci divertiamo come quando ne avevamo 20, di anni!
Dopo 20 anni ci fa ancora male lo stomaco per le troppe risate.
Dopo 20 anni siamo ancora capaci di divertirci come ragazzi e di essere seri e maturi come persone adulte.
Torniamo alla nostra gita fuori-porta…
L’addetto al fuoco, come di solito avviene, è mio marito che si arma fino ai denti, come Rambo, e parte per la raccolta della legna.
Il mio compare sfodera la sua macchina digitale per immortalare immagini e scene che poi rivivremo per anni.
Io e la mia comare stendiamo sull’erba un telo di plastica enorme, su cui viene poi adagiata una tela di jeans ancora più enorme.
E si apparecchia!
Il fuoco non è ancora nato; nel frattempo è stata costruita una bella nicchia di pietre, per evitare che il fuoco si espanda, nel cui centro sono stati sistemati tanti legnetti piccoli e secchi, pronti per essere accesi.
Prepariamo l’antipasto! Io affetto: pane, capicollo, salsiccia secca, provolone e la “Caciotta di Urbino”, un formaggio misto pecorino. Ci sono anche carciofi fritti, freddi.
Insomma, una montagna di delizie!
Mentre il fuoco comincia a scoppiettare, tutti ci sediamo come gli indiani attorno ai piatti, pieni di prelibatezze, posti al centro della “tavola” e diamo il via alle danze!
Meraviglioso, tutto semplicemente meraviglioso, soprattutto perchè innaffiato con del buon vino rosso!
La mia amica ci stupisce e tira fuori dal nulla una padella, come se avesse estratto un coniglio da un cilindro magico.
Dobbiamo scaldare la pasta al forno rimasta il giorno prima.
Uno non la vuole, uno la mangia fredda, altri invece, sì che la mangiano!
Il fuoco è pronto? Bene, prende la padella e la pasta è pronta.
La carne dov’è?
E’ in macchina all’ombra, altrimenti si guasta.
Ma no! Si doveva scongelare! Perché è rimasta in macchina?
Mettiamola sul fuoco lo stesso, così il calore la scongela!
Sì, è un’idea!
Macchè, guarda! Il fuoco muore perché la carne si scongela e l’acqua cade sulla brace, raffreddandola!
Ma che fuoco è questo! Sembrava dovesse essere un fuoco alla Rambo, invece …
Ma si potrà lasciare la carne congelata all’ombra?
Se la lasciavamo al sole diventava rancida!
Rancida! A Santo Domingo appendono la carne al sole per farla seccare e la lasciano lì per giorni e giorni … Se stava al sole anche un’ora non diventava rancida.
Prendi due piatti che è pronto il filetto di maiale!
Che buoni, chiamate i ragazzi perché vengano a mangiare un po’ di carne.
Dopo il filetto tocca alla salsiccia.
Io e la mia amica intanto ci facciamo due passi più per la collina. Il sole scotta, è da abbronzatura!
La primavera è arrivata da pochi giorni, dopo una settimana di freddo inaspettato.
E’ una primavera vera! Assomiglia a quelle di quando ero bambina; dolce, senza vento, con il sole caldo, che ti vien voglia di sdraiarti come una lucertola.
Non resisto! Con una primavera così bella, mi stendo al sole, viso all’insù a raccogliere tutti i raggi positivi che mi vengono donati e che fanno bene al mio fisico e alla mia psiche.
Il prato è pieno di fiori: gli occhi della Madonna, i fiori del diavolo, i fiori che (non so come si chiamano) succhiavamo da bambini perché pieni di nettare dolce …. Quanti ricordi!
Ci sono anche le rosole! La rosola, spiego, è la pianta del papavero, la parte verde, che in Romagna usiamo per fare i cassoni con le erbe.
Mentre passeggiamo le racconto qual è il procedimento culinario per preparare questa squisita specialità tipica romagnola.
La salsiccia è pronta, alcuni la mangiano, altri no!
E’ squisita anche quella, forse un po’ piccante, ma va giù lo stesso!
Ed ora un po’ di riposo!
Metti il torcinello sulla brace, compare!
Hai portato anche il torcinello?
Era nel congelatore, l’ho tirato fuori assieme all’altra carne.
I ragazzi giocano a pallone, noi adulti ci riposiamo e chiacchieriamo.
Mia figlia accende lo stereo della macchina e infila una cassetta di Celentano, che ormai abbiamo ascoltato e riascoltato e di cui sappiamo a memoria tutte le parole.
Celentano è sempre Celentano!
E fra un calcio al pallone ed una canzone, il tempo passa veloce.
Mangiamo la pastiera, la colomba di Pasqua e le arance.
Mi chiedono se ho portato il caffé. Di solito è compito mio.
No, che non l’ho portato. L’anno scorso avevo messo nella cassetta anche la moka, il caffé e lo zucchero.
Per fare uscire il caffé da una moka da sei tazze, sulla brace, mi ero rotta il polso a furia di sventolare per attizzare il fuoco e farlo diventare più vivo. E poi qualcuno aveva inciampato, la moka si era rovesciata e addio caffé.
Quest’anno lo andiamo a bere al bar.
Mia figlia mi guarda con gli occhi lucidi, è ora di tornare a casa. Ieri sera aveva un po’ di febbre!
Andiamo ragazzi, raccogliamo tutto, non lasciamo cartacce in giro, abbiamo portato anche un sacchetto per i rifiuti.
Spegnete bene il fuoco, E’ pericoloso lasciarlo acceso!
E il torcinello che era sulla graticola?
Non era cotto, l’abbiamo buttato, diventerà cibo per qualche animale.
Saliamo sulle auto e partiamo alla volta del paese, giù per la discesa, a disegnare a ritroso quel lungo serpente tutto curve, dove dopo 20 anni ancora non mi oriento.
Mio marito ride della mia ingenuità. Dopo tanti anni ancora non ricordo le strade e neanche le case!
Il paese per me ha un aspetto selvaggio, naturale ed incontaminato.
E mi piace così, per la sua semplicità, il suo silenzio, le sue abitudini antiche, le sue tradizioni che non si dimenticano e, perché no, per le sue curve sinuose, che mi ricordano tanto le colline romagnole!

(Mirtilla 11/4/07)

giovedì 5 aprile 2007

Aggrovigliati all’amore (un momento di delirio …..)

Capita a volte che questo strano percorso che è la vita, ci porti verso mete che non avevamo previsto.
Partiamo per un viaggio verso una precisa destinazione, invece ci ritroviamo da tutt’altra parte.
Non è strano che le cose ci accadono non in funzione dei nostri desideri, quanto invece in risposta a specifici segnali che si manifestano davanti a noi nel nostro cammino?
A me succede spesso, soprattutto in periodi di grandi cambiamenti, come la primavera, come un nuovo lavoro, come un nuovo figlio, come una nuova casa, come un nuovo amore.
Il cambiamento è la via verso la luce, verso una nuova forza interiore. E’ la spinta verso una crescita ed una consapevolezza importante.
Non dobbiamo opporci ai cambiamenti, ma dobbiamo viverli, digerirli ed anche usarli.
Quando ci ritroviamo in un “buco nero”, ossia in uno di quei momenti difficili della vita in cui tutto sembra avere perso valore ed importanza, quei momenti in cui anche le cose che solitamente amiamo perdono il loro significato, questo è il preludio di un grande ed importante cambiamento nella nostra vita.
Il dolore che accompagna questi periodi della vita è la parte vera della nostra anima. Quella che esprime tutta la sua sofferenza e cerca di risolvere le sue paure.
Ogni istante della nostra vita deve essere teso al raggiungimento della totalità della nostra essenza, al miglioramento di ogni rapporto umano, alla sacralità del nostro corpo come altare dell’amore e della passione.
Il momento in cui saremo capaci di esprimere, con tutta la nostra essenza, il nostro amore interiore allora in quel momento la nostra pienezza sarà compiuta.
Nella mia vita ho vissuto tanti di questi momenti e tanti ancora ne vivrò.
Ogni volta che riemergo dal “buco nero” mi ritrovo più forte, più viva, più determinata, più cosciente della mia grande anima e consapevole dei miei limiti e delle mie paure.
Non sono capace di vivere la vita in modo diverso da così e d'altra parte sono certa che non ne trarrei alcuna soddisfazione.
E’ vero! E' un modo difficile di vivere, perché causa tanta sofferenza ed inquietudine. Ma io non ne posso fare a meno.
Se mi guardo alle spalle vedo una ragazzina indecisa ed ingenua.
Ora mi guardo e vedo una donna , che vive la vita con tutta la passione e l’amore di cui è capace.
Di quella bambina è rimasta solo la gioia di correre nel vento, di respirare l’aria fresca della primavera e di vivere l'amore.

(Mirtilla)

venerdì 30 marzo 2007

Scrittori per caso..

Ciao a Tutti i ns. lettori.
Iniziamo oggi un lungo cammino che ci porterà alla realizzazione di un libro,
il cui titolo prenderà forma strada facendo.
Di certo posso già dirvi che sarà un racconto , tragicomico, paranoico, demenziale, sarà
di facile lettura , questo perchè io non riesco a leggere più di 10 righe al giorno, e la cosa
più interessante , lo pubblichiamo solo qui e a puntate...
Quante? Chi può dirlo.. sicuramente più di una e meno di un milione...
Un' altra novità sarà che non partiremo subito dalla storia, ma dai suoi partecipanti, i personaggi, gli attori, quindi troverete sul blog un introduzione per presentare vizi, pregi, difetti
ecc.. ecc...
Il racconto avrà come location, l'interno di un'azienda (scontato?) nò perchè forse proprio
quì i nostri personaggi danno il meglio il peggio ..e anche il culo!
Adesso Vi saluto, limite max di righe scritte raggiunto...
Ci vediamo i prossimi giorni...

mercoledì 28 marzo 2007

Un foglio bianco da riempire

Un foglio bianco da riempire e un cuore pieno da svuotare. E' tutto quello che possiedo in questo momento.
E' quello che ho e per ora tanto basta.
Un foglio pieno di parole non può trasmettere quello che il cuore contiene; la parola è uno strumento meraviglioso da usare per creare doni da regalare alle persone che amiamo: frasi, pensieri, messaggi d’affetto, d’amore, d’amicizia, di passione.
In questi giorni ho detto e scritto molte frasi dure e dolci, d’amore e d’odio, di conforto e di sostegno. Ho donato molte parole, quelle giuste e quelle più adatte alla persona alla quale erano destinate, così come il mio cuore le suggeriva.
Qual è la differenza fra dire e sentire, fra pronunciare una parola ed invece provare l’emozione che quella parola stessa fa vibrare dentro di noi. Che cosa facciamo per gli altri? Che cosa riusciamo a trasmettere?
E’ un momento per me difficile, uno di quei momenti in cui vorrei stare sola, fuggire da tutto e da tutti, vorrei potermi esprimere senza pregiudizi, potere dire tutto quello che sento dentro … ho rabbia da urlare, ho paura da tremare, ho passione da donare, ho parole da pensare …
Vorrei dire … ma non posso ..!!!!
Non riesco a comunicare le mie sensazioni, non posso trasmettere i miei sentimenti, non posso dire tutto ciò che vorrei dire …
La parola non è solo una parola; è una barca carica di significato che transita da un mare all’altro, è una barca alla deriva che vaga nell’immensità delle acque e non trova una spiaggia od un porto a cui approdare, è una vela sbattuta dal vento che non trova riposo, che lotta per non affondare, fino all’ultimo respiro, è un pedalò che solca gioioso le basse acque in mezzo al chiasso ed al vociare di mille parole, è un pesce che guizza, salta, respira, si tuffa, gioca con gli altri pesci e si gode la vita.

Una parola può essere determinante, può cambiare il corso degli eventi … E’ la parola che fa la differenza.
Parole come: “ti amo”, “ti aspetto”, “sono qui per te”, “voglio aiutarti”, “ascoltami”, “ti ascolto”, “dimmi cosa posso fare per te” … Oppure come: “non ti sopporto”, “vattene”, “ti odio”, “sei una persona insignificante”, “non ti voglio più vedere” …
Sono parole estremamente importanti, nel bene e nel male, sono gli angeli ed i demoni che vivono dentro la nostra anima …
In questi giorni ho sofferto per le brutte parole che ho detto, per la rabbia che ho esternato, per le difficoltà che ho dovuto superare …
Ho sofferto per le poche parole dolci che avrei potuto dire ma che non ho detto …

Il bivio è davanti a me, lo vedo e non so dove andare, quale strada imboccare. Destra o sinistra? Bianco o nero?
Scrivere, scrivere, scrivere … gettare inchiostro per imbrattare fogli e muri, con urla e parole vuote, per cercare un significato e dare al vuoto un nome ed un’anima.
Le anomalie della nostra vita sono le nostre scelte sbagliate, sono infilate nel cuneo del nostro inconscio, incastonate come pietre preziose, difficili da rimuovere, sono le parole che altri hanno detto di noi e che hanno inciso profondamente la nostra carne.
Sento la pesantezza delle parole che dico e che scrivo, piango per il dolore che ho provocato, rido per la gioia che ho donato.
Nel mondo esistono solo persone che si cercano e si incontrano e che si scambiano parole, esperienze, sentimenti ed emozioni.
Perché? Perché, vorrei sapere, non esiste la libertà di potere dire tutto quello che uno vorrebbe poter dire?
Solo lo scrittore può dire liberamente quello che pensa perché nascosto fra le parole messe in bocca ai suoi personaggi?
Solo il cantautore può cantare parole pesanti, addolcite da una meravigliosa melodia?

Uso il nostro Blog perchè voglio esprimere quello che penso e che ti voglio dire ... Forse a volte non sono capace o sono distratta da chi pretende la mia persona.
Ci hai dato tanto: gioia, affetto, presenza, attenzione, sostegno, riso, amicizia ....


Senza di te non saremmo gli stessi, quelli che tutti i giorni lottano per una partita che non è la loro e che vincono solo perchè sono loro, assieme, uniti e dove se si vince è perchè sono uno per l'altro...
Ti prego, non ci lasciare!

martedì 27 marzo 2007

mercoledì 21 marzo 2007

Racconto di Mirtilla: "..."

Erased

lunedì 19 marzo 2007

Eccitata ... o delusa???

Non so che dire.
Pensavo di tornare più eccitata di prima, invece ... no.
Erano mesi che desideravo conoscere più da vicino, magari toccare con mano, ed invece non sono stata soddisfatta come desideravo.
Sì, forse sono anche un pò delusa, perchè pensavo che sarebbe stata la coronazione di un sogno, invece sono tornata con più dubbi di quanti ne avevo quando sono partita.
Penso, a questo punto, di dovere meditare su tutta la faccenda per capire cosa veramente desidero e che cosa mi conviene fare ...
E, come faccio sempre, quando le cose si offuscano, lascio che tutta la mia energia fluisca liberamente, senza forzarla o guidarla, e le situazioni che prima erano ingarbugliate, si risolvono da sole, senza imposizioni.

That's all!
Mi

giovedì 15 marzo 2007

Il mio sogno ... si avvicina!!!

Sono felice ed eccitata ...
Domani vado a Bologna ...
Vado a informarmi sulla scuola che desidero frequentare ...

Mi sembra un sogno ... è il mio sogno ... da sempre!!!

Mi.

giovedì 8 marzo 2007

Oggi ho conosciuto una scrittrice..

Penso che non sia da tutti i giorni, conoscere una donna,
nel giorno della sua "Festa".
Oggi, tra un ansia e l'altra , tra un problema e l'altro,mi
giro e vedo una fonte di energia, che si avvicina e mi dice..
"sai una volta ho scritto un racconto.."
Maaaa daiiiiii!!! Fammelo leggere... lo prendo , io che leggo solo
le controindicazioni delle medicine, e cerco di concentrarmi, anche
se c'è una puzza di mimosa che mi fa venire un gran mal di testa...
1,2,3 inizia la lettura... Arrivo in fondo e mi dico.. cazzo è scritto da Dioooo!!
Merda , ho conosciuto una scrittice!! Lavoro con lei da anni e non lo sapevo...
A questo punto , mi chiedo non è che quella che sta davanti a me...è un supereroe?

mercoledì 7 marzo 2007

Amore ... oggi e ieri!

Oggi si dice “farsi una storia”. Ai miei tempi si chiamava “avventura”.
I tempi cambiano, le cose hanno un nome diverso ma la sostanza è simile.
Simile sì, non uguale!
Non uguale, perché oggi “la storia” viene analizzata, progettata e implementata come un programma gestionale.
Viene decisa a priori, con tanto di pianificazioni e tempi di sviluppo.
“Mi faccio una storia di 12 ore, o di 1 giorno o di 2 giorni”.
La nostra “avventura, invece, era improvvisata, capitava per caso, quasi una sorpresa.
C’era un po’ di corteggiamento, un uomo che cercava di conquistare una femmina … si va beh, in fondo lo scopo era lo stesso, è vero! Ma che fine hanno fatto oggi l’intrigo, la complicità, il desiderio di conquistare la propria preda, anche se solo per una notte, il gioco di sguardi, due parole provocanti sussurrate di nascosto, una palpata di sorpresa o un bacio rubato!
Oggi non si parla più, si scrivono SMS, non ci si tocca più, si inviano MMS!
Anche i baci si inviano tramite Messenger … E l’amore si fa on-line?
Non so! io sono vissuta all’epoca de “Il tempo delle mele”, di “Saturday night fever” e “Greese” e mi ricordo che si aspettavano le feste ed i balli, i “lenti”, per essere strette da un uomo, magari il più bello della compagnia, che naturalmente non ci filava neanche morte …
Quei 2 minuti della canzone si sperava che non finissero mai; erano 2 minuti di fantasie folli.
Quando poi ci si innamorava era la fine …
Era sufficiente persino che lui passasse e che noi lo si potesse anche solo vedere per 1 secondo … per essere contente!!!
Sì, oggi come ieri, l’Amore ha la faccia del nostro uomo, brutto o bello che sia.
Oggi come ieri le storie o le avventure sono attimi di incontro piacevoli ed eccitanti.
Che ci si parli o si chatti o ci si inviino SMS … ma che importa … la cosa fondamentale è fare l’Amore.

E' a casa!!!!!

Finalmente!!!
Lucio è tornato a casa ... dal 12 ottobre quando lo abbiamo ricoverato per leucemia acuta promielocitica e dopo essersi fatto 4 mesi di ospedale su 5 ...
Non ha ancora finito di curarsi ma siamo a buon punto ... Noi siamo tutti molto contenti ...
Voglio sottolineare che in questi mesi, all'interno dei reparti di Onco-ematologia e di Terapia Intensiva dell'Ospedale Infermi di Rimini abbiamo avuto modo di incontrare persone umane e disponibili, che affrontano il loro impegno con "Cuore" e con "Profondità d'Animo"... A tutto lo staff (medici ed infermieri) dei reparti va tutto il nostro affetto ed i nostri più sentiti ringraziamenti ...

Mirtilla

mercoledì 28 febbraio 2007

Cambiamento

Dopotutto chi siamo noi per cambiare lo stato delle cose?
Perchè crediamo di avere il potere o la capacità di fare sì che le cose vadano in modo diverso rispetto a quanto è successo fino a ieri?
Nonostante questi dubbi, sono soncora convinta che non sia un'impresa impossibile cercare di migliorare il nostro vivere e quello delgli altri.
E allora io ci provo, ci sbatto il muso, prendo schiaffi e inciampo ... e non per me ... e non solo per me...Purtroppo ciò che mi gira intorno è solo indifferenza, superficialità, menefreghismo ...
Non c'è interesse per quello che si fa, non c'è voglia di migliorare, non c'è comprensione per gli sforzi che le persone fanno per creare un gruppo complice, unito e felice.
Non vedo attorno a me la voglia di CRESCERE ... ed io faccio fatica a pensare che ci siano persone che non hanno alcun interesse per le cose che fanno.
Ma allora perchè io spreco così tante energie in tutto questo ... fino a che punto mi conviene continuare a lottare per ... ma per chi?
Per chi non ne ha voglia?
Per chi e per quale motivo devo continuare a trainare tutta la "baracca"?
Non ho mai fatto nulla per soldi, tanto meno quando di mezzo ci sono delle anime...
E neanche ora!!!
Ma non so quanto vale la pena continuare così!
Da sola ... contro tutti ...!!!
Non ne ho più voglia ...!!!

SOLO POCHE PERSONE MERITANO DAVVERO ...


Mi.

domenica 25 febbraio 2007

Che fatica non “far niente”!!!

Sono due giorni che sono bloccata al divano per via di un braccio che mi fa male e che … “non devo muovere”!
Lo tengo fasciato perché altrimenti sarebbe impossibile non muoverlo, almeno per me!
D’altra parte il monito del medico è stato perentorio: “Stai a riposo, se ce la fai!”. Quindi perché non ascoltarlo?

In effetti non è che sono bloccata “fisicamente” al divano, ma voi come fareste a fare una qualsiasi cosa con un braccio solo?
Vi posso assicurare che non è facile, anche la più stupida cosa diventa complicata…
Stamattina mi ha telefonato una delle mie più care amiche, quella super-energica ed infaticabile, maniaca del pulito e della forma fisica perfetta, quell’amica con cui, ogni volta che lei parla, io mi sento sempre una Cenerentola ed allo stesso tempo anche un Brutto Anatroccolo …
L’ascoltavo mentre mi raccontava (e vi assicuro che ascoltarla è un vero piacere!) cosa ha fatto ieri, cosa ha fatto oggi, i preparativi per il suo prossimo viaggio in Thailandia, e questo … e quello …
Quando ho chiuso il telefono, ho guardato la mia casa, sporca ed in disordine a causa dei due giorni di divano, e mi veniva voglia di “urlare”.

Poi mi sono guardata allo specchio e non mi sono riconosciuta …
Due soli giorni di divano mi hanno trasformata in un essere mostruoso…!!!Esagero? No, non esagero, ma anche se non penso sinceramente di essere un mostro, vi posso assicurare che l’apatia e l’ozio forzati mi hanno resa insignificante, incolore, insapore, informe, inquietante, incerta, insicura, inetta (!), inutile, indecisa, infuriata, infelice, ingrassata, infiammata, ingarbugliata, in……., incinta… no ….incinta no ... ma non esiste un’altra parola che inizia con “in” e che non sia incinta?
No! Non posso essere incinta ... vi assicuro che ...non è possibile fare sesso con un braccio solo!?!?

Per fortuna che domani è lunedì! Ma non ditelo a mio marito ….!!!
Io non sono proprio fatta per non “far niente” …

Buona Domenica. Mi.

giovedì 22 febbraio 2007

Finalmente la data esatta...

Finalmente ho fissato la data del matrimonio!!!
Il 07 luglio 2007!

( 07/07/07 la data mi porterà fortuna ?)

Sono contenta ma allo stesso momento ho anche paura! Chissà se andrà tutto bene....!

Tiramolla

Cuore Mio

Non c’è niente che non si possa fare in questo angolo di mondo,
non c’è niente che non sia possibile nel mio piccolo angolo di mondo.
Ho capito cosa fare e se posso lo farò,
ho in mente un grande amore e se hai pazienza ci sarò.

Dove sei tu, ci sono anch’io
Dove abiti tu, vivo anch’io
Dove vuoi stare, io ci starò
E se vuoi amare, dolce sarò

Dovevo dirti tante cose, ma ora non so più che cosa dire,
dovevo fare tante cose, ma ora voglio solo stare in pace.
Ho detto tante cose, ma ora voglio solo ascoltare,
ho fatto tante cose, che ora non voglio più fare.

Dove vuoi andare tu, io verrò
Se non mi vuoi portare, io ti seguirò
Non ci sarà ne’ tempo e né luogo,
ove tu sarai senza di me.
Perché dove tu andrai, io verrò.

Non avere paura del buio, dolce cuore mio,
non avere timore di osare, piccolo amore mio.
Ho avuto paura del buio, ma ora è tornata la luce,
ho avuto paura di osare, ma ora con te io voglio stare.

Una ragione per andare avanti...

In questo momento leggo 3 poste e mi scende la catena, immediatamente penso
a tante cose, perchè ancora lì? perchè non accettare quella proposta che da tempo
mi tenta, come le sirene di ulisse? Poi penso alle persone che ultimamente hanno devastato
la mia vita professionale e mi accorgo che la loro presenza sta sempre più diventado indispensabile , quasi come una dose... sì ma di amore e buonumore..
Grazie di cuore continuate così... Vi voglio bene (Mi e Ti)

mercoledì 21 febbraio 2007

E' il giorno della carogna ...???

Come è facile dire sempre di sì ... e come è difficile imparare a dire di no e soprattutto fare capire agli altri: "perchè no"!
Forse esistono dei limiti che non sempre vengono rispettati, forse esistono dei sentimenti che non sempre vengono considerati ... forse esistono dei momenti nella vita in cui prendere il coraggio e decidere ...
Forse esiste una legge da rispettare, una etica da salvaguardare, un rispetto da portare, un'educazione da rispolverare ...
Non basta guardarsi intorno e vivere ... occorre imparare ad ascoltare gli altri ed apprezzare quello che gli altri sono e vogliono ...
Non sempre il nostro è meglio ... ma non sempre è peggio ...
Dove sta la giusta dimensione?
Perchè non entra mai in gioco l'unica e vera cosa importante a questo mondo?
Perchè non pensiamo all'altro ed impariamo a trattarlo con ... "AMORE"????
Perchè quello che emerge è .... RABBIA????
...

martedì 20 febbraio 2007

Dedicato ad un amico molto speciale.

Il giorno che lei mi ha telefonato è ancora chiaramente impresso nella mia mente. Ero seduta alla mia scrivania e il mio cellulare ha squillato. La sua voce era velata e non nascondeva tutta l’angoscia e la disperazione da cui era invasa. Nell’istante in cui lei mi chiese se lui era lì con me, avevo già capito tutto, tutto quello che più temevo al mondo si stava lentamente materializzando. Lei mi parlava, mi raccontava ed io ascoltavo e ingoiavo quelle terribili parole, che stavano stravolgendo il mio mondo. Lui era la mia sicurezza, il fratello maggiore che non avevo avuto, era la mia coscienza ed io affidavo a lui qualsiasi mio pensiero. Forse era anche più di un fratello ed ora una terribile malattia me lo rapiva. Non sapevo se piangere o urlare, mi sembrava di impazzire.
“Ti prego, con lui fai finta di niente. Non deve sapere che te ne ho parlato. Scusami, ma non riesco più a portare questo peso da sola.”
Ed io allora che cosa dovevo fare? Chi avrebbe aiutato me a portare quel peso?
Poi i giorni passarono, i mesi, non molti, passarono, lenti ed inesorabili, portandosi con se un pezzettino della sua vita e della sua storia.
Ancora oggi, che non è ancora passato un anno dalla sua morte, mi fa male tutto questo.
Ancora oggi ho davanti agli occhi il suo sguardo sperduto e straziato dalla sofferenza e dalla rabbia per un futuro che non c’era.

Non riesco a ricordarmi di lui e di com’era prima della malattia.
La sua sofferenza è entrata un po’ anche nel mio sangue, ha invaso i miei sensi ed ogni volta che penso a lui la tensione ed il dolore bloccano ogni mio muscolo.
Mi capita spesso di ricordarlo, non sarebbe normale il contrario. Quello che mi manca è il suo sarcasmo, il suo silenzio, i suoi pensieri nascosti a tutto e a tutti, forse anche a se stesso.
Non ho mai conosciuto veramente il mio amico, non ho mai capito veramente chi fosse, sono certa che nessuno dei suoi amici abbia mai avuto la stessa immagine che lui ha dato agli altri, per ognuno di noi lui era una persona diversa. Ed è così che mi piace ricordarlo, come era per me, come i miei occhi lo vedevano e come il mio cuore lo amava.
E così per sempre resterà nella mia anima.

Da quando ho vissuto il dolore della sua malattia e mi ritrovo di fronte al dolore di una persona a me cara, è come se tornassi indietro nel tempo, a rivivere momento per momento quegli attimi di angoscia e di sofferenza, quando i suoi occhi smarriti urlavano pietà, pietà per una morte senza dolore, per una morte degna di solitudine, dove dare sfogo alla rabbia che lo consumava dentro e che gli faceva odiare coloro che amava.
Come posso, allora, superare l’ansia dei miei tristi ricordi, il lungo degenerare di un’angoscia senza fine? Come posso calmare il battito impazzito del mio cuore, che, come una mandria di cavalli al trotto, scalpita per riprendere fiato e risalire la cima? Dove trovo questa forza?
Aiutami, ti prego, aiutami da lassù, da quel limbo luminoso da cui ora mi guardi, aiutami a trovare la calma, la serenità, la giusta dimensione …
Aiutami a vivere appieno tutte le emozioni che spesso mi prendono per mano e mi conducono in un paradiso che non so descrivere.
Aiutami ad estrarre dalla mia stilografica, l’inchiostro magico della narrativa, ispira il mio cuore e la mia anima e fammi emozionare.
Così che io possa a mia volta essere artefice di nuove e sempre più stupende emozioni.


Proteggici dal cielo!

Mirtilla.

venerdì 16 febbraio 2007

Grazie Nick

Grazie Nick,

oggi hai dato "corpo" ad uno dei miei sogni nel cassetto.
Avere un blog mio (beh in questo caso nostro) in cui riversare i nostri pensieri, le nostre emozioni e perchè no, le nostre "incazzature" quotidiane.

Sono felice di avere come compagni di merende te, Nick, e la mitica Tiramolla ...

A tutti noi .... Buona avventura!!!

Mirtilla

Un momento di Delirio

Inizia oggi il Nostro nuovo Blog...
Quì troverete i nostri pensieri, i nostri deliri e le nostre "capriole".