martedì 30 ottobre 2007

Ode ad una Amica...

Due parole per ringraziarti...

Sei sempre disponibile,

Sei sempre presente,

Nel bene ma sopratutto nel Male,

Ti insinui sotto le coperte come un gatto,

Ti appoggi a me con dolcezza e amore,

Riesci a farmi felice,

Riesci a farmi star bene,

Riesci dove nessun'altro può,

Ahhh se sapessi anche parlare!!!!



Grazie di Esistere... Mia inseparabile amica!!!

lunedì 29 ottobre 2007

Vita e Morte

Ieri pomeriggio ho fatto una visita ai miei nonni al cimitero, io e la mia bimba, per mano, abbiamo passeggiato in mezzo ai viali alberati.
Una visita fugace, una visita che aveva il solo scopo di prendere per mano ancora una volta i miei nonni, rivolgere loro un pensiero affettuoso, una preghiera.
Camminando lungo i viali ho sbirciato i volti di coloro che riposano per sempre all'ombra degli alberi, al di sotto della volta celeste, in mezzo ad un giardino fiorito, fra le braccia della Madre Terra.
Giovani e anziani. Maschi e femmine. Persone la cui esistenza è stata interrotta bruscamente e che non hanno portato a termine i loro progetti.
Hanno avuto il tempo di compredere che il loro tempo era finito?
Come hanno vissuto gli ultimi momenti?
Come è stato il loro trapasso?
Camminavo e riflettevo sul mistero della Vita e della Morte.
La Morte per me è sempre stata una compagna di viaggio scomoda.
Ogni volta che ho viaggiato con Lei, ho sempre provato un grande timore.
Ho sempre avuto difficoltà ad accettarla, a farla diventare mia "amica".
Eppure se non imparo ad accettare la Morte non riuscirò a capire la Vita.
La mia bimba trotterellava al mio fianco e mi chiedeva: "chi sono questi nonni?", "perchè sono morti?"
Ed allora inventi una malattia, la vecchiaia ....
Ma come può capire la Morte una bimba di 6 anni?
Se io ancora non gliela so spiegare?
Poi la guardo e vedo in lei la VITA, la gioia di saltare, correre, ridere, giocare.
Ed allora capisco che la Vita è l'unico modo che abbiamo per allontanare la Morte e che ogni giorno la Morte ci ricorda che dobbiamo Vivere.
Non sopravvivere.
Dopo il giro, siamo entrate in chiesa dove veniva officiata la messa domenicale.
Fra le proteste di mia figlia siamo entrate ed abbiamo seguito la funzione.
Volevo, sentivo il bisogno di pregare.
Era tanto che non lo facevo.
Ho pregato per me, per mio marito, per i miei figli e per le persone care che sono in Paradiso.
Ho pregato per avere aiuto. Per avere sostegno nei momenti difficili.
Era tanto che non pregavo in chiesa. E pregare mi ha fatto stare meglio.

(Mirtilla)

mercoledì 24 ottobre 2007

Bei tempi

Oggi una carissima amica mi ha inviato questa e-mail che è un concentrato di "ricordi" per i bei tempi passati, quando noi, oggi trentenni/quarantenni, avevamo fra i 4 e i 12 anni.
L'ho riportata integralmente, così come l'ho ricevuta, è bellissima.
A volte mi chiedo se veramente si stava meglio prima oppure se è solo nostalgia...
(mirtilla)

Dedicato a chi c'era.........
Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color.'.
Noi che facevamo 'Palla Avvelenata'.
Noi che giocavamo regolare a 'Ruba Bandiera'.
Noi che non mancava neanche 'dire fare baciare lettera testamento'.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la sciapiù lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che 'se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce'.
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.

Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big -babol
contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai
attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci
mettevamo le dita in bocca.

Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano
per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la
bella, e poi la bella della bella. (pure mò)
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva
con le mani non era fallo.
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' anche se conoscevi tutti i
personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era
sempre Domodossola)..
Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album
Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci
toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga
(Goldrake, ovvio..)
Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria' anche se metteva
tristezza.
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma
formaggino.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul
terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare
al compagno.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della
Coca
Cola con l'albero.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i
nostri compagni di classe.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a
Dormire tardissimo.
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre
sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in
tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma a casa te
ne dava due.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa
era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che internet non esisteva.
Noi che però sappiamo a memoria 'Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati
Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani
(allenatore Bearzot)'.
Noi che 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il
latte
alla mattina.
Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la
carta del pane che si impregnava d'olio.
Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre
quella.. fai merenda con Girella..
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM
BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.
Che fortuna esserci stati!

lunedì 22 ottobre 2007

L'anima gemella

(nuovo racconto di mirtilla)

Ho iniziato qualche mese fa un nuovo racconto. Parla di me, come tutto ciò che scrivo.
L'ho scritto di getto in due notti.
La prima notte mi sono scontrata con la parte di me più dura e crudele.
La seconda notte sono risalita dalle tenebre, mi sono leccata le ferite ed ho ricucito gli strappi della mia anima.
Il risultato finale è un racconto molto introspettivo che parla delle mie emozioni, dei miei pensieri e di ciò che desidero.
Lo pubblicherò su questo BLOG spero al più presto, dopo la revisione finale e il rifacimento di alcune parti che non mi soddisfano.
Scrivere stracci della mia vita, sta diventando un potentissimo sfogo.
Quello che trovo in me lo passo alla carta, un luogo piatto in cui i miei pensieri turbolenti trovano riposo e pace.
Ed io con loro.

Scrivere e leggere: non potrei più farne a meno.

venerdì 19 ottobre 2007

Io, Afrodite


Questa notte ho vissuto una esperienza "allucinante".

Positivamente allucinante.

Ma anche spaventosamente allucinante.

Sono scesa nei meandri della mia femminilità, ho scovato nel profondo della mia anima ed ho estratto la mia dea preferita: Afrodite.

La bella, maliziosa, provocante, suadente, ammaliatrice Afrodite.

E' stata nascosta dentro di me per anni, decenni.

L'ho soffocata con la paura, con il pudore, con i principi morali, con l'imbarazzo e la decenza.

Ho cercato di non essere quella che temevo di essere. O che forse desideravo essere.

Nel mio cuore sapevo, speravo ...

Ora è tutto alla luce del sole.

Afrodite è una grande parte di me.

Assieme a lei io sto bene, mi sento me stessa, libera, pronta a tutto.

Afrodite è la mia vera essenza e la mia vera identità. Un animale feroce e libero. Una creatura focosa e vitale.

Afrodite è il fuoco, la passione, la vivacità, la voglia di vivere.

Afrodite è quanto di più meraviglioso esista al mondo.

Ma anche quanto di più pericoloso per se e per gli altri.

E' il fuoco da domare, l'acqua da arginare, il vento da contrastare, l'uragano da sedare.

E' la dea più bella dell'Olimpo, ma anche quella da temere.

Afrodite è lo spirito che ti permette di mollare i freni, di sciogliere i legami che ci impediscono di lasciarci andare alle passioni che la vita ci riserva.

Il fuoco che è dentro di me e che lei alimenta è sempre vivo.

Ho lasciato che questo fuoco divampasse e bruciasse la terra attorno a me.

Non permetterò più che questo accada, anche se meraviglioso, per lo meno lo farò con la consapevolezza di fare la cosa giusta, con le persone giuste.


(Pubblicato da Mirtilla 19/10)

giovedì 18 ottobre 2007

Mirtilla...che palle!!!

Iniziamo con un tanti auguri a te... tanti auguri a te.... fatto!
Non è assolutamente una giornata vuota o uguale alle altre :
1- Tutti ti salutano e ti dicono auguri
2- Lo fanno anche quelle mignotte che ti vorrebbero vedere rotolare dalle scale
3- Ti regalano i Soldi
4- Spendi tutti i Soldi che ti hanno regalato
5- Ti compri un agenda
6 - Ti compri una piastra per i capelli
7 - Ti compri un libro di uno morto
8- Ti arriva un'albizia da ufficio
9- Non ti arriva nemmeno una posta di Ugo
10- E...stasera via a mangiare fuori

Ma ti sembra vuota? Io una roba così la faccio in 3 mesi...

Ti faccio tantissimi Auguroni..
Nick

(Pubblicato da Nick)

Un giorno tutto per me ...

Ciao Mirtilla, oggi scrivo a me stessa.
Oggi in un giorno per me speciale ed allo stesso tempo "banale".
Ho 42 anni! Un tempo immenso vissuto a fianco delle persone che amo da morire.
Il tempo è qualcosa di assolutamente prezioso, un gioiello da trattare con la massima cura, da non perdere e conservare con amore.
Oggi ho sentito il forte desidero che fosse una giornata diversa. Invece mi accorgo che per quanto la aspettassi con impazienza, sarà una giornata come tutte le altre: mi alzo presto, mi preparo, sveglio i bambini, corro a scuola e poi al lavoro, pranzo dalla mamma, poi di nuovo in ufficio, di corsa a casa e poi ...
Tutte le giornate sono uguali, corri e non pensi che quello che manca è il tempo da dedicare a te stessa.
Corri e riempi il tuo tempo pensando agli altri.
Quando ti fermi ti accorgi che il vuoto che provi è causato dalla mancanza di amor proprio, dall'assenza di te.
Il vuoto è un buco nero in cui non è facile trovare serenità.
Mi è capitato più volte di provare il senso di vuoto dentro di me e non è piacevole.
Devi lottare contro una sensazione sgradevole che non ti lascia andare, fino a che non riesci a trovare il tuo posto, lì in un angolino, proprio all'interno del tuo "vuoto".
Ed allora cresci con lui!
Lui ti parla, ti ascolta, ti guarda, ti guida, diventa tuo amico, è lui che ti stimola, ti accusa, ti consiglia e ti fa diventare adulto.
In lui trovi tutto quello che ti manca, tutto ciò che in te ed attorno a te è assente.
All'inizio fa paura. Terrorizza è il termine giusto.
Poi se vuoi e riesci a superare la paura, impari che con lui stai bene e diventa il tuo più caro amico.
Quando incontro persone che si sono smarrite nei bui corridoi della psiche, ho sempre il forte istinto di aiutarle, raccontando la mia esperienza.
Ho voglia di parlare loro per ore, per trasmettere il mio segreto, la mia medicina: come io ho superato le mie paure.
Poi mi accorgo che non sono io la medicina e che non posso aiutare gli altri se non dedicando a loro il mio tempo. Ognuno dentro di sè, è la medicina di se stesso.
E' l'immenso amore per il prossimo che provo da quando ero piccolissima, che mi ha sempre spinto a darmi agli altri, a dedicare a loro il mio tempo, il mio pensiero, il mio aiuto.
Ricordo quando incontravo qualcuno che aveva bisogno, il mio istinto era quello di dare una mano.
Quante volte mi sono recata negli istituti per bambini handicappati con seri problemi ed ogni volta sono uscita più ricca dentro, perchè aiutare loro ha sempre dato molto anche a me?
Quante volta davanti ad un bisogno espresso da qualcuno non ho mai saputo dire di no?
Quante volte mi sono sacrificata per l'amore deglli altri ed ho dedicato tempo, pazienza, amore e presenza?
Mi sono sacrificata per amore.
Morirò per amore.

Buon compleanno Mirtilla!!!!

(Pubblicato da Mirtilla)